Ti hanno chiamato e nessuno parlava? ecco come i truffatori ti clonano la voce per svuotarti il conto

Truffa

Ti hanno chiamato e nessuno parlava? ecco come i truffatori ti clonano la voce per svuotarti il conto - senecaedizioni.com

Lorenzo Fogli

Ottobre 17, 2025

Sempre più italiani rispondono a telefonate silenziose senza sapere che bastano pochi secondi di audio per rubare la voce e usarla con l’intelligenza artificiale.

Ti squilla il telefono, rispondi, dici “Pronto?” e dall’altra parte non arriva alcuna risposta. Pochi secondi di silenzio, poi riagganci. Sembra un episodio banale, e invece quel breve scambio può bastare per registrare la tua voce e usarla per creare un clone digitale. Le cosiddette chiamate mute non sono più semplici disturbi casuali: nascondono un sistema automatizzato che ogni giorno compone migliaia di numeri per identificare quelli attivi. Chi risponde viene subito inserito in elenchi che circolano tra reti criminali e può diventare il bersaglio perfetto per truffe vocali basate sull’intelligenza artificiale.

I truffatori sfruttano la tecnologia per creare voci sintetiche realistiche, capaci di imitare tono, timbro e inflessioni con una precisione inquietante. Bastano pochi secondi di audio perché un software costruisca una copia quasi perfetta della voce di chi ha risposto. E quella voce può poi essere usata per telefonate finte, richieste di denaro o accessi fraudolenti ai conti bancari.

Come funziona la clonazione vocale con l’intelligenza artificiale

Dietro questa nuova forma di frode non c’è più la figura dell’hacker esperto, ma strumenti online accessibili a chiunque. I software di sintesi vocale analizzano il suono registrato e ne ricreano le caratteristiche uniche: ritmo, inflessione, accento, cadenza. In pochi minuti la macchina genera un modello digitale della voce che può essere usato per far parlare chiunque. “Due anni fa servivano minuti di audio per creare un clone, oggi bastano pochi secondi”, ha spiegato il professor Hany Farid dell’Università della California a Berkeley, tra i massimi esperti di forensics digitali. Con questa tecnologia, chiunque abbia pubblicato video o audio sui social diventa potenzialmente vulnerabile: basta un contenuto vocale per alimentare un sistema capace di riprodurre parole mai pronunciate.

Uno studio pubblicato su PLoS One ha mostrato quanto sia difficile distinguere una voce reale da una generata dall’IA. Ai partecipanti sono stati fatti ascoltare 80 campioni, metà autentici e metà clonati: più della metà non è riuscita a riconoscere le voci artificiali, e solo il 62% ha identificato correttamente le voci umane. In pratica, la linea tra reale e falso si è quasi azzerata, rendendo queste frodi ancora più pericolose.

Le truffe vocali e i modi per difendersi

Le chiamate truffa con voci clonate si basano su un principio semplice: la fiducia. Sentire la voce di un familiare o di un amico porta a reagire d’istinto. Una voce che implora aiuto o chiede un bonifico urgente può bastare per spingere una persona ad agire senza riflettere. Negli ultimi mesi in Europa sono stati segnalati decine di casi, con vittime convinte di parlare davvero con i propri cari.

Gli esperti di sicurezza informatica Matthew Wright e Christopher Schwartz dell’Università di Rochester spiegano che la prevenzione è la difesa più efficace. Quando si riceve una chiamata da un numero sconosciuto, non bisogna mai iniziare a parlare per primi: meglio attendere qualche secondo e, se dall’altra parte non arriva risposta, riagganciare immediatamente. È utile bloccare e segnalare i numeri sospetti e non diffondere pubblicamente contenuti audio personali sui social, perché ogni file vocale può essere utilizzato per creare un clone. Un altro accorgimento è verificare sempre l’identità dell’interlocutore con un messaggio o una videochiamata, soprattutto se si tratta di richieste di denaro o di informazioni personali. Non bisogna fidarsi del Caller ID, che può essere falsificato, e conviene usare metodi di autenticazione multifattoriale per proteggere gli account online.

Il problema, come sottolineano gli esperti, è che la tecnologia è diventata troppo accessibile e le regole troppo lente. “È la tempesta perfetta”, ha detto Farid. “Tutti gli ingredienti per creare il caos ci sono: strumenti potenti, poca consapevolezza e nessuna regolamentazione chiara.” La verità è che ogni voce pubblicata online può diventare un potenziale bersaglio. Un video, una nota vocale, perfino un messaggio lasciato in segreteria possono essere usati per costruire un clone perfetto. E quando quella voce parlerà, potrebbe non essere più la tua.

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