Chi lavora da casa può accedere a detrazioni fiscali spesso ignorate: dall’assicurazione agli arredi ergonomici, ecco come ottenere un risparmio concreto.
Negli ultimi anni lo smart working è diventato una realtà consolidata per migliaia di lavoratori italiani. Se un tempo lavorare da casa era un’eccezione, oggi rappresenta una delle modalità più diffuse per gestire in modo flessibile attività e orari. Ma non tutti sanno che, oltre alla comodità di eliminare spostamenti e orari rigidi, il lavoro agile può anche tradursi in vantaggi fiscali concreti. L’Agenzia delle Entrate ha infatti chiarito che alcune spese sostenute per lavorare da remoto possono essere detratte o dedotte, generando un risparmio annuo che, se ben gestito, può avvicinarsi ai 900 euro.
Le nuove regole dell’Agenzia delle Entrate
Con l’aumento del lavoro da remoto, l’Agenzia delle Entrate ha aggiornato le proprie linee guida, riconoscendo la possibilità di portare in detrazione diverse spese legate alla postazione domestica. Per poter usufruire dei benefici fiscali, però, è necessario rispettare alcuni requisiti precisi: ogni acquisto deve essere documentato con fattura e collegato a un effettivo utilizzo professionale. Inoltre, per i dipendenti, serve un accordo scritto di smart working con il datore di lavoro che certifichi la natura continuativa dell’attività svolta da casa.

Tra le spese che rientrano nella categoria delle detraibili c’è innanzitutto la polizza assicurativa sulla casa. Se si dimostra che una parte dell’abitazione è adibita anche a uso lavorativo, è possibile detrare fino al 19% del premio relativo alla protezione dell’immobile. È un’agevolazione spesso trascurata, ma che può rappresentare un risparmio significativo, soprattutto per i lavoratori autonomi e per chi utilizza in modo stabile un ambiente domestico come ufficio.
Altro punto importante riguarda le attrezzature ergonomiche, fondamentali per garantire sicurezza e salute durante l’attività lavorativa. Sedie certificate, scrivanie regolabili, poggiapiedi e supporti per monitor rientrano tra le spese che possono essere detratte fino al 50%, purché accompagnate da una fattura intestata e coerente con l’attività professionale svolta. Questo tipo di investimento non è solo una tutela per la salute, ma anche un vantaggio economico, riconosciuto dallo Stato come spesa utile al mantenimento di condizioni di lavoro ottimali.
Dalla connessione ai software: le spese digitali che puoi scaricare
In un’epoca in cui la tecnologia è parte integrante del lavoro, anche i software professionali possono essere inclusi tra le spese detraibili. Se acquistati e fatturati a nome del lavoratore, programmi come Adobe Creative Cloud, Microsoft 365, Canva Pro o gestionali contabili rientrano pienamente nelle voci riconosciute come strumenti di lavoro. Si tratta di un beneficio non da poco per chi opera nel settore digitale, nel marketing o nella progettazione, dove l’abbonamento a piattaforme professionali è spesso indispensabile.
Un altro capitolo importante riguarda le spese di connessione internet e telefonia. Chi lavora da casa può dedurre una parte dei costi sostenuti, in proporzione all’utilizzo professionale. Nella maggior parte dei casi la quota riconosciuta varia tra il 30% e il 70%, includendo anche spese per installazione fibra, modem o upgrade della linea. Si tratta di un riconoscimento che premia chi ha investito nel potenziamento della propria rete domestica per esigenze lavorative.
Sommando queste voci — assicurazione, arredi ergonomici, software e connessione — il risparmio potenziale può raggiungere gli 890 euro all’anno, a condizione che le spese siano tracciate e conservate correttamente. È un vantaggio reale che molti lavoratori ignorano, ma che può fare la differenza sul bilancio di fine anno.
In un contesto in cui lo smart working continua a essere una forma di lavoro stabile, conoscere queste agevolazioni fiscali significa valorizzare ogni investimento domestico. Dall’assicurazione alla connessione internet, ogni voce può trasformarsi in una detrazione utile, se gestita con precisione e consapevolezza.
Come fare per non sbagliare
Molti professionisti scelgono di affidarsi a un consulente fiscale per massimizzare le detrazioni e non commettere errori. È una scelta intelligente, perché spesso basta una ricevuta mancante o un documento intestato in modo errato per perdere un beneficio che spetterebbe di diritto.
In definitiva, lavorare da casa non è solo sinonimo di libertà e comodità, ma anche un modo per ottimizzare i costi e risparmiare concretamente. Conoscere e applicare le regole fiscali dello smart working permette di trasformare spese quotidiane in vantaggi economici misurabili, rendendo questa modalità lavorativa ancora più sostenibile nel tempo.