Fare la spesa nel 2025 costa sempre di più: ma in questo supermercato una famiglia risparmia 3.700 €

Spesa e risparmio

Dove fare la spesa e risparmiare nel 2025-senecaedizioni.com

Franco Vallesi

Ottobre 10, 2025

Dall’indagine annuale emerge un risparmio fino a 3.700 euro l’anno: ecco dove conviene fare la spesa nel 2025.

La spesa al supermercato è diventata una delle voci più pesanti nei bilanci delle famiglie italiane. Con i prezzi in costante aumento, scegliere il punto vendita giusto può fare la differenza tra un carrello pieno e uno ridotto al minimo.

Secondo l’ultima indagine di Altroconsumo, svolta tra marzo 2024 e marzo 2025, i prezzi nei supermercati hanno registrato un incremento medio del +2,2%. Si tratta di una crescita contenuta, ma comunque più alta rispetto alla precedente rilevazione.

L’indagine ha analizzato 1.150 punti vendita in 67 città italiane, rilevando 1,6 milioni di prezzi in 125 categorie di prodotti, dagli alimentari ai prodotti per la cura della persona e della casa, fino agli alimenti per animali. Un lavoro imponente che ha permesso di stilare la classifica dei supermercati più economici d’Italia.

Eurospin in testa: il discount che fa risparmiare di più

Il verdetto è chiaro: il supermercato più conveniente in Italia è Eurospin, che garantisce un risparmio medio fino al 40% rispetto alla media nazionale. Una famiglia di quattro persone, che secondo l’Istat spende in media 9.276 euro l’anno, può risparmiare fino a 3.700 euro scegliendo i prodotti più economici sugli scaffali di questa catena.

Eurospin
Eurospin conquista il podio-senecaedizioni.com

Eurospin non è l’unico protagonista. Subito dietro si posizionano Aldi, con un indice 101, e un ex aequo tra In’s Mercatoe Lidl con indice 102. Questi discount rappresentano la scelta migliore per chi punta al massimo risparmio senza rinunciare alla varietà dell’offerta.

Un discorso a parte riguarda Carrefour, che fino a luglio 2025 permetteva di risparmiare fino a 3.308 euro annui con la spesa composta esclusivamente da prodotti a marchio dell’insegna. La catena, però, è stata ceduta e non è più inclusa nelle rilevazioni future.

Altroconsumo ha calcolato i risparmi anche per chi sceglie una spesa mista, composta da prodotti di marca, private label e articoli economici. In questo caso il discount più conveniente è In’s Mercato, con un risparmio annuo di 2.838 euro.

Sul fronte dei supermercati tradizionali, emerge Famila, che garantisce un risparmio di circa 208 euro con la spesa mista e fino a 506 euro annui acquistando solo prodotti di marca. Una cifra più modesta, ma significativa in un contesto in cui le differenze di prezzo per gli stessi prodotti possono superare addirittura il 100% da un’insegna all’altra.

Dove si risparmia di più: la mappa delle città italiane

Il risparmio non è uniforme sul territorio nazionale. Al Nord, la concorrenza tra catene è molto più accesa e i consumatori possono approfittare di differenze notevoli tra i punti vendita.

A Como, per esempio, il risparmio annuo può raggiungere i 1.386 euro scegliendo il supermercato giusto. A Verona, numerosi punti vendita competitivi hanno reso la città una delle più convenienti. Venezia si è rivelata la città con il primato assoluto: una famiglia attenta può contenere la spesa annuale entro i 6.260 euro, ben al di sotto della media nazionale.

Situazione simile a Bologna e Roma, dove la differenza tra l’insegna più economica e quella più costosa supera i 1.300 euro annui. Anche a Milano il divario è significativo, sebbene leggermente inferiore.

Il quadro cambia drasticamente al Sud. In città come Napoli e Caserta, il risparmio massimo ottenibile non supera i 50 euro l’anno. A Sassari, la città meno economica secondo l’indagine, una famiglia non può scendere sotto i 7.410 euro di spesa minima annua.

Anche il Centro Italia mostra differenze interessanti: a Firenze il risparmio potenziale è di 970 euro, mentre a Perugia, Arezzo, Pisa, Pescara, Latina e Prato la forbice oscilla tra i 400 e i 700 euro annui.

Un altro dato significativo riguarda la catena Rossetto, che con il suo punto vendita di Marcon (Venezia) si è aggiudicata il titolo di supermercato più economico d’Italia nella categoria dei prodotti di marca.

Quanto pesa la spesa sul reddito delle famiglie

Altroconsumo ha anche analizzato quanto incide la spesa sul reddito annuale delle famiglie. In media, la spesa alimentare può arrivare a pesare fino al 19% del budget familiare.

Il dato più alto si registra in Puglia (19,3%), seguita da Calabria (19,2%), Campania (18,5%) e Basilicata (18,3%). Queste sono regioni caratterizzate da redditi medi inferiori ai 40.000 euro l’anno, e dunque l’incidenza della spesa diventa più gravosa.

All’opposto, in Trentino-Alto Adige e in Lombardia, la spesa pesa rispettivamente solo il 10,7% e l’11,1%, grazie a redditi annui che superano i 60.000 euro. Un divario netto che sottolinea come il costo della vita sia strettamente collegato alle condizioni economiche locali.

In Emilia-Romagna, Veneto, Piemonte, Liguria e Toscana, l’incidenza si mantiene sotto il 13%, valori che dimostrano una maggiore sostenibilità del bilancio familiare rispetto al Sud.

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