Bollette più leggere? Ecco il trucco per non rischiare multe (fino a 3000 euro) e risparmiare sul caldo

Riscaldamento

Basta bollette salate e sanzioni salate-www.senecaedizioni.com

Franco Vallesi

Ottobre 7, 2025

Dalle zone climatiche alle temperature da rispettare, tutte le regole per accendere i termosifoni in Italia senza incorrere in sanzioni salate

Con l’arrivo dei primi giorni di freddo e l’autunno che porta con sé un calo deciso delle temperature, la domanda che molti italiani si pongono è sempre la stessa: quando si possono accendere i riscaldamenti? La risposta non è unica, perché il calendario varia a seconda della zona climatica in cui si vive. L’Italia, infatti, è suddivisa in sei aree, ciascuna con regole precise sia per i periodi di accensione che per il numero massimo di ore giornaliere consentite. Un sistema che mira a bilanciare i bisogni delle famiglie con il risparmio energetico e con la tutela ambientale.

Le regole di accensione dei termosifoni per ogni zona climatica

Roma, ottobre 2025 – La normativa distingue sei zone climatiche. Nella zona A, che comprende località come Lampedusa, Linosa e Porto Empedocle, i riscaldamenti potranno essere accesi solo dal 1° dicembre al 15 marzo, per un massimo di 6 ore al giorno. Si tratta delle aree più calde del Paese, dove l’inverno arriva più tardi e dura meno.

La zona B, che include Agrigento, Palermo, Catania e Reggio Calabria, concede qualche ora in più: dal 1° dicembre al 31 marzo i termosifoni possono restare accesi 8 ore al giorno. La zona C, con città come Napoli, Salerno, Cagliari e Taranto, amplia ulteriormente il periodo: dal 15 novembre al 31 marzo, con un limite di 10 ore quotidiane.

Temperature ed orari
Piccoli accorgimenti che aiuteranno a risparmiare ed evitare sanzioni-www.senecaedizioni.com

Nella zona D rientrano grandi centri come Roma, Firenze, Genova e Pescara. Qui si può scaldare casa dal 1° novembre al 15 aprile per un massimo di 12 ore giornaliere. Salendo verso nord, la zona E è quella che interessa la maggior parte del Paese: comprende città come Milano, Torino, Bologna e Venezia. In queste aree i caloriferi possono essere accesi già dal 15 ottobre fino al 15 aprile, per un massimo di 14 ore al giorno. Infine, la zona F, che comprende le località più fredde come Belluno, Trento e Cuneo, non ha limiti né di date né di orari: i termosifoni possono restare accesi senza restrizioni.

A quali temperature impostare i termosifoni?

Oltre alle finestre temporali, esistono regole precise sulle temperature massime: nelle abitazioni non si deve superare il limite di 19°C, con una tolleranza di due gradi. Per gli edifici industriali o artigianali, la soglia scende a 17°C. Sono misure pensate per contenere i consumi, ma anche per evitare sprechi eccessivi.

Chi non rispetta le regole rischia conseguenze concrete. Le sanzioni previste da legge vanno da un minimo di 500 eurofino a 3.000 euro, a cui possono aggiungersi multe locali fino a 800 euro. Un conto salato, che dovrebbe scoraggiare comportamenti fuori norma.

Come risparmiare in bolletta senza rinunciare al comfort

Il tema del risparmio energetico resta centrale, soprattutto in un momento in cui i costi delle bollette pesano molto sui bilanci familiari. Secondo alcune stime, l’uso corretto degli impianti può ridurre le spese annuali fino a 1.600 euro, soprattutto se si adottano soluzioni tecnologiche come i termostati smart.

L’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, ricorda alcune regole di buon senso che permettono di limitare i consumi senza rinunciare al comfort. La manutenzione degli impianti è fondamentale, così come l’installazione di sistemi di monitoraggio e di valvole termostatiche. Controllare la temperatura degli ambienti, evitare di coprire i radiatori, non lasciare finestre aperte a lungo e schermare i vetri di notte sono piccoli gesti che fanno la differenza.

Chi vuole andare oltre può effettuare un check-up energetico della propria abitazione, valutando soluzioni di ultima generazione come le caldaie a condensazione o gli impianti ibridi. In molte città italiane sono disponibili incentivi e detrazioni fiscali che riducono l’investimento iniziale, rendendo queste scelte più accessibili.

Importante è la gestione degli orari

Un altro aspetto da non sottovalutare riguarda la gestione degli orari. Accendere il riscaldamento per più ore non significa sempre avere più calore: programmare i termosifoni nelle fasce in cui si è realmente in casa permette di ridurre i consumi e di ottimizzare la spesa.

Le associazioni dei consumatori, come Assoutenti, sottolineano che rispettare i limiti imposti dalla legge non solo evita multe, ma rappresenta anche un modo concreto per contribuire alla sostenibilità. Un impegno che diventa ancora più importante in un Paese come l’Italia, che importa gran parte dell’energia che consuma e che deve fare i conti con le sfide ambientali dei prossimi anni.

Per molti italiani, accendere i riscaldamenti resta comunque un momento simbolico, quasi il segnale che l’inverno è davvero iniziato. Ma oggi, più che mai, quel gesto deve fare i conti con regole precise, bollette sempre più pesanti e un’attenzione crescente al risparmio.

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