L’attore Willem Dafoe, dopo quarant’anni trascorsi a New York, ha scelto l’Italia come seconda casa. Vive tra la capitale e l’Umbria, insieme alla moglie Giada Colagrande, immerso in una quotidianità lontana dai riflettori di Hollywood.
Willem Dafoe è conosciuto in tutto il mondo come uno degli attori più intensi e versatili del cinema contemporaneo. Dal debutto negli anni ’80 fino ai ruoli più recenti, ha saputo interpretare personaggi estremi e indimenticabili, passando da film indipendenti ad autentici blockbuster. Dietro la carriera stellare, però, si cela una scelta di vita sorprendente: Dafoe ha lasciato New York dopo 40 anni per stabilirsi in Italia, dove ha trovato una dimensione privata fatta di natura, cultura e silenzio.
Il suo legame con il nostro Paese non nasce dal caso, ma da una storia personale che ha segnato profondamente la sua esistenza: l’incontro con Giada Colagrande, regista e artista italiana, che lo ha portato a vivere tra la vivacità di Roma e la tranquillità delle campagne umbre. Una decisione che incuriosisce i fan e che racconta un rapporto autentico con l’Italia, capace di andare oltre la semplice fascinazione turistica.
Una nuova vita tra Roma e la campagna umbra
L’Italia è entrata nella vita di Willem Dafoe nei primi anni Duemila, quando a Roma ha incontrato Giada Colagrande. Tra i due è stato un vero colpo di fulmine: si sono sposati nel 2005 e da allora condividono un percorso personale e artistico. La scelta di restare a vivere in Italia non è stata una parentesi passeggera, ma un radicamento consapevole che ha portato l’attore a trasferire qui parte della sua quotidianità.
La coppia trascorre molto tempo a Roma, dove Dafoe partecipa ancora attivamente alla vita culturale e mantiene contatti con il mondo del cinema internazionale. Ma la parte più sorprendente della loro vita si trova in Umbria, non lontano da Orvieto, dove possiedono una fattoria immersa nelle colline. Qui, lontano dai set e dai riflettori, l’attore conduce un’esistenza inaspettata: coltiva ortaggi, si prende cura degli animali e vive circondato da un piccolo gregge di alpaca, ormai diventati un simbolo della sua nuova dimensione domestica.

In questa cornice rurale Dafoe parla italiano, accoglie amici e colleghi in visite riservate e partecipa ai ritmi della campagna. La sua vita, che alterna la mondanità delle première internazionali alla semplicità dei borghi umbri, dimostra come anche una star mondiale possa scegliere di abbracciare uno stile di vita lento e sostenibile.
Non si tratta solo di un rifugio: la fattoria rappresenta per Dafoe un luogo di creatività e rigenerazione, dove può lavorare a progetti personali e vivere in armonia con la natura.
Cittadinanza italiana, matrimonio e legame con Orvieto
Il legame tra Willem Dafoe e l’Italia si è rafforzato negli anni fino a portarlo ad acquisire anche la cittadinanza italiana. Non un gesto simbolico, ma la conferma di una scelta di appartenenza e di radicamento nel nostro Paese. Oggi l’attore si sente parte della comunità locale, partecipa alla vita culturale e difende uno stile di vita basato sulla semplicità e sulla convivialità.
Il matrimonio con Giada Colagrande è stato decisivo in questa trasformazione. La regista italiana non solo ha conquistato l’attore sul piano personale, ma lo ha introdotto in una realtà fatta di arte, cultura e radici italiane. La loro intesa è evidente e si riflette anche nella collaborazione artistica, con progetti condivisi e un dialogo costante tra due mondi creativi.
Vivere a Orvieto e nei suoi dintorni ha dato a Dafoe una prospettiva nuova. Il borgo umbro, con il suo Duomo gotico, le stradine medievali e i paesaggi di vigneti e uliveti, rappresenta l’opposto della frenesia hollywoodiana. Nonostante la fama internazionale, Dafoe riesce a mantenere un profilo discreto: frequenta i mercati locali, parla con i vicini e partecipa con naturalezza a una vita scandita da ritmi lenti.
Perchè questa scelta? Un addio al cinema?
Questa scelta non significa un addio al cinema. Negli ultimi anni, Dafoe è stato protagonista di film di grande rilievo, come Povere Creature, The Lighthouse di Robert Eggers e Kinds of Kindness di Yorgos Lanthimos. La sua carriera prosegue senza interruzioni, ma è ormai chiaro che l’Italia rappresenta il centro della sua vita personale.
L’Umbria, con i suoi colli, la natura incontaminata e la vicinanza a città come Roma e Firenze, offre all’attore un equilibrio raro: la possibilità di lavorare nel mondo del cinema internazionale mantenendo però un contatto reale con la vita quotidiana e con la comunità locale.
Dafoe incarna così un modello alternativo di celebrità, lontano dall’immagine tradizionale della star chiusa nelle ville californiane. La sua scelta di vivere tra alpaca, orti e colline umbre racconta una storia di integrazione, rispetto e amore per l’Italia, dimostrando come anche una vita segnata dal successo mondiale possa ritrovare autenticità nei piccoli gesti quotidiani.